spuntino serale improvvisato in casa d’amici: tagliatelle al ragù e varia salumeria nostrana con pane casereccio.
il padrone di casa s’avanza, fiero, con un brunello di montalcino villa banfi 1998; grandi approvazioni dei commensali, s’appresta, stappa, annusa: porcaccia la miseriaccia, assolutamente depassé.
recriminazioni infinite eppoi il colpo da maestro.
giassai delle mie preferenze sìcule e quando riappari dalla cantina, quasi ninnando la bottiglia, è veramente una festa.
spadafora è l’ardito produttore: sole dei padri 2001 il vino denso di frutti e d’umori (14,5° dìconsi).
il sole dei padri ci illumina la via potrebbe essere una citazione veterotestamentaria: e questo shiraz è sì carnalmente voluttuoso, nella sua densa polposità, da appunto rassicurarti che l’anno in barricca non è cedimento modaiolo ma scelta oculata.
vino da meditazione e da cattivi pensieri: da peccato del sesto, insomma.