le tigelle sono modenesi; essi le chiamano però crescentine, che per i bolognesi son ciò che i modenesi appellano gnocco fritto: evidentemente la battaglia di zappolino del 1325 ha lasciato tracce profonde.

le tigelle si mangiano spalmate col pesto (conza ecc.), trito originariamente di lardo, rosmarino e aglio (da millant’anni abbiamo però sostituito il lardo con la pancetta arrotolata) generosamente asperso di parmigiano-reggiano.
il tutto andrebbe adeguatamente sgrassato da un lambrusco fresco: nella fattispecie trattasi dell’appena abboccato – nel solco della tradizione più conservatrice – &icastico robanera di cavicchioli.
