Il nome completo è: Relazione tecnica integrata di supporto alle compravendite.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una procedura concordata fra Notai e professionisti tecnici bolognesi per fornire adeguato supporto alla circolazione dei beni immobili sul mercato.
La relazione è un documento redatto da un tecnico abilitato secondo uno schema prefissato col quale il professionista attesta la conformità catastale e lo stato edilizio ed urbanistico del bene.
Nota: questa procedura ormai viene adottata in molte Regioni.
Chi deve procurarla?
L’incarico di redigere la relazione verrà fornito dal venditore sulla base delle richieste del Notaio incaricato.
Chi può prepararla?
Il tecnico incaricato deve essere:
- in regola con l’iscrizione all’albo professionale;
- in regola con gli adempimenti previdenziali;
- in regola con la formazione permanente;
- in possesso di polizza r.c. professionale.
A cosa serve?
Si tratta di una importante iniziativa volta ad assicurare certezza ai trasferimenti immobiliari e ridurre il contenzioso post-vendita.
Naturalmente i diversi attori del processo dovranno resistere alla tentazione di considerare l’adempimento come un mero passaggio formale e voler risparmiare sul costo a scapito della qualità della prestazione.
Tanto per capirci, il valore medio degli immobili venduti nel 2016 in Emilia-Romagna è di circa 207.000 € (mia elaborazione su dati Agenzia delle Entrate); il costo della relazione e dell’attività di indagine e analisi necessaria rappresenta una piccolissima porzione dell’importo della transazione, ma a questa conferisce la sicurezza necessaria.
Per la maggioranza delle persone l’acquisto della casa è un’esperienza molto importante che si compie una sola volta nella vita: perché correre rischi?
Morale della favola
Rischiare non conviene, mai!
Articolo revisionato il 29 agosto 2018